Una volta noi “pochi” motociclisti incrociandoci ci salutavamo con un lampeggio o con la mano. Ora non più.
Sembravamo appartenere ad una razza di pochi da doverci salvaguardare l’un l’altro. Ci saremmo sporcati le mani o fatti in quattro l’uno per l’altro in caso di bisogno. E non solo nei “nostri” confronti aleggiava fra noi un codice comportamentale non scritto.
Ora “siamo in tanti”. Fantastico. Ma in mezzo a tanti ovviamente questo senso di appartenenza, codice, comportamento,sembra disperso.
Mi scappa ancora di lampeggiare per salutare un motociclista, in contesti indicanti che questi lo possa essere.. ma non di rado mi vedo rispondere con la manina: “..azzo vuoi?” Sorrido.
Alcuni giorni fa ho urtato maldestramente con la valigia laterale della mia moto mentre la rialzavo dal cavalletto laterale, un’auto parcheggiata a lato. Dopo essermi dato dell’imbecille per la sbadataggine ed rimproverato per il pur lieve danno arrecato ad altrui, mi sono procurato penna e biglietto per cui, annotato miei contatti, mi sono preoccupato di lasciarlo in modo che fosse notato e non andasse perso… COn la sola targa dell’auto a disposizione ho denunciato l’accaduto al mio assicuratore. La sua faccia sembrava dirmi: “potevi andartene e far finta di nulla; non vedi che mi stai creando un problema in più, ti aumenterà il premio assicurativo e questo costerà alla compagnia?!?”. Ma paghiamo per questo l’assicurazione. Alucni conoscenti a cui m’è capitato di raccontare il fatto mi guardavano con gli stessi occhi ed espressioni. Sorpresi!? Ecco.
Maleducazione dilagante, rispetto mancante. Non possiamo poi lamentarcene se accade il contrario a noi stessi. Ecco.
Mica però il problema risiede solo nei/fra motociclisti. Direi sia dilagante. Ecco.
Pensavo che piuttosto che citare esempi negativi, autocommiserandoci fra pochi, si debba segnalare quelli positivi, o trasmetterli (da chi ne possiede). Il sano, il bello, il buon comportamento è contagioso; non meno della mela marcia che se lasciata nella cassetta iniseme alle altre le fa marcire una ad una. Ecco.
Proviamoci.
Anche questa è cultura. Ecco.
Enjoy your bike.
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Di: Catamana
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